«Ciò che hai ereditato dai padri, riconquistalo se vuoi possederlo davvero». Citando una frase di Johann Wolfgang von Goethe mons. Franco Giulio Brambilla apre la conferenza che presenta pubblicamente la sesta edizione di Passio, che dal 5 marzo all’11 maggio esplora il tema dell’essere “figli”. Un tema che prosegue la linea trinitaria inaugurata da Passio 2012, dedicato al compito di essere “padri” per trasmettere ai giovani l’eredità del passato. I figli devono invece «accogliere la sfida della vita, riconoscendo il dono consegnato dai padri, per riconquistarlo e possederlo in un modo loro, che non è il nostro». «È quanto accade nei tempi “sani”, - prosegue Brambilla – quando i figli sfuggono alle due tentazioni estreme: la continuità ripetitiva nel solco tracciato dai padri, o la contestazione violenta, per reinventare tutto da capo. Nella nostra società i giovani hanno ricevuto un eccesso di dono dai padri, che hanno saziato i loro desideri prima ancora che potessero riconoscerli. I giovani hanno bisogno di norme, che in-segnino, lascino cioè un segno profondo, necessario al formarsi di un’identità, per costruire il futuro».
«Ecce Homo! Il volto del Dio Figlio». È il titolo della sesta edizione del progetto "Passio. Cultura e arte attorno al mistero pasquale" che, dal 5 marzo all'11 maggio 2014 esplora la dimensione dell'essere "figli" nelle sue valenze teologiche, artistiche, culturali.
Ne parlano don Silvio Barbaglia e Stefano Ferrari - presidente e, rispettivamente, vice presidente vicario del comitato organizzatore - in un incontro rivolto alle autorità e agli organi di stampa.
È disponibile il libretto del programma.