La creatività spirituale, artistica, poetica e letteraria si addensa attorno al cammino dell’Uomo della croce, lasciando nei tempi segni che, in taluni casi, superano la convenzionalità didascalica dell’illustrazione e aprono la comprensione del mistero del dolore redentivo a forme espressive inconsuete eppure profonde. Questa proposta intende svolgere alcune “stazioni” (riferibili alla tradizionale pia pratica della Via Crucis) colte attraverso documenti di arte, interpretazioni letterarie e riletture teologiche. La realizzazione Si propongono tre “stazioni”, corrispondenti ciascuna ad un incontro da collocare nel tardo pomeriggio dei venerdì di quaresima 2016 (18.30-19.15) per favorire la partecipazione delle persone alla fine dell’orario di lavoro di banche e uffici. Ciascun incontro si propone di accostare un documento pittorico non del tutto “convenzionale” per illustrare il tema. La forma prevista è quella di una meditazione, con presentazione iconologica e teologica dell’immagine (o immagini) selezionata/e, corredata da letture interpretate di appropriati testi poetici, letterari, filosofici e teologici. Al termine di ciascun incontro è predisposto un “apericena quaresimale” (con cibi poveri, legati all’austerità del tempo liturgico e del giorno penitenziale di venerdì) al costo di partecipazione fissato in euro 5. Lo spunto per la narrazione di questa seconda stazione è costituito da: Nicolas Poussin, La crocifissione, 1645-1649, Hartford (USA), Wadswoth Atheneum; Jean Guitton, Ciò che Gesù vedeva dall’alto della croce, 1964, Brescia (Concesio), Centro studi Paolo VI.