A BAGHDAD, ESSERE CHIESA AI TEMPI DELL’ISIS
In Duomo la testimonianza di mons. Warduni, vescovo ausiliare a Baghdad
La testimonianza di una Chiesa che, in terra d’Iraq, vive il Vangelo di Cristo tra le persecuzioni si leva venerdì 11 marzo nel Duomo di Novara quando, alle ore 20.45, mons. Shlemon Warduni, ausiliare del Patriarca Caldeo di Baghdad, interviene nel quarto Quaresimale della Cattedrale di Passio 2016 sul tema “Una Chiesa di martiri. Il grido di Abele da una terra cosparsa di sangue”. Introdotto dal vescovo mons. Franco Giulio Brambilla, l’incontro è videoripreso e trasmesso in diretta streaming a 15 sale parrocchiali.
SHLEMON WARDUNI
Shlemon Warduni è nato a Batnaya nel 1943. È stato alunno del Seminario del Patriarcato Caldeo di Baghdad e in seguito del Pontificio Collegio Urbano de Propaganda Fide a Roma. Ordinato sacerdote nel 1968, consegue il dottorato in Pedagogia e si diploma in Mariologia e Scienze sociali. Dal 1978 al 1998 è Rettore del Seminario Patriarcale. Nel 2001 è Parroco della Chiesa N.S. del S. Cuore a Baghdad e Vicario Generale per gli Affari Pastorali. È membro del clero dell'Eparchia Patriarcale di Baghdad. Nello stesso anno il Papa Giovanni Paolo II dà l’assenso all'elezione canonicamente fatta dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa Caldea, riunito a Baghdad, ad Ausiliare del Patriarca Caldeo, con assegnazione della sede titolare vescovile di Anbar dei Caldei. Viene poi nominato Vescovo ausiliare di Baghdad