«Madre, tu sei ogni donna che ama». Le parole di David Maria Turoldo, dedicate a Maria ai piedi della Croce, sono il titolo dell’ottava edizione di Passio, il progetto di “cultura e arte attorno al mistero pasquale” che dal 14 febbraio al 9 aprile 2018 propone nel territorio della Diocesi di Novara oltre 180 eventi di arte, musica, cultura e spiritualità.
Protagonista di questa edizione è Maria di Nazaret, madre di Gesù. «Maria, dice il poeta, è ogni donna che ama. L’amore di una mamma dona la fiducia nella bontà della vita – dice mons. Franco Giulio Brambilla -. Per questo Maria è presente in ogni donna. Negli ultimi anni la cronaca racconta sempre più spesso di un’aggressione alla donna. Serve anzitutto un cambio culturale. Il femminile è innalzato, la donna così idealizzata genera troppo spesso sentimenti di rivalsa e possesso da parte dell’uomo. Dall’altro lato, per le donne stesse l’ideale di emancipazione e di successo è un ideale che le assimila al maschile. Noi vogliamo sfuggire a questa impostazione: la donna è uguale all’uomo quando è autenticamente se stessa. La poetessa Alda Merini ha scritto di Maria: “Generò come il poeta, cui basta uno sguardo per riavere la sostanza del mondo”. Ecco, vorremmo promuovere lo sguardo delle donne sul mondo, uno sguardo che fa sintesi e che sa prendersi cura della vita. Perché la donna non è l’altra metà del cielo, ma l’altra metà della terra».
Dunque, Passio 2018 «è l’occasione per guardare al mistero di Dio a partire dalla condizione umana declinata al femminile – spiega don Silvio Barbaglia, presidente del comitato promotore –. Dopo una terna di edizioni coniugate al maschile, con il Padre (2012) e il Figlio (2014), e nel segno della creatività con lo Spirito Santo (2016), al centro dell’attenzione è la donna, con le sue capacità uniche, complementari all’uomo e indispensabili alla vita e allo sviluppo della civiltà».
È un’edizione di Passio che cade nell’“Anno Gaudenziano”, e quindi legata in modo speciale alla memoria del primo vescovo e patrono di Novara e dalla diocesi, di cui si celebra l’anniversario di 1600 anni dalla morte. «Per questo – afferma don Barbaglia – la Basilica di San Gaudenzio in Novara è il luogo dei più importanti appuntamenti». A partire dai Quaresimali, appuntamenti di riflessione e preghiera, che in quattro venerdì (23 febbraio e 2, 9, 16 marzo) vedono padre Ermes Ronchi, madre Cristiana Dobner, Saverio Gaeta, suor Luigina Traverso e Gianna Emanuela Molla offrire meditazioni sulla maternità tra cura, santità e offerta di sé, ritmati sui Misteri del Rosario. Presieduti da mons. Franco Giulio Brambilla, questi incontri di catechesi sono trasmessi in diretta streaming a 23 sale parrocchiali, riunite idealmente intorno al Vescovo a rappresentanza dell’intera comunità ecclesiale diocesana. L’inizio delle manifestazioni di Passio è segnato, il 14 febbraio – mercoledì delle Ceneri –, dall’arrivo di una delegazione di fedeli della Val d’Ossola che consegnano al vescovo la reliquia della Madonna del Sangue di Re, che sono offerte alla venerazione dei fedeli, fino al 23 marzo, nella Basilica di San Gaudenzio. In tale occasione è inaugurata la maxi-immagine inedita in alta definizione della Cappella della Crocifissione del Sacro Monte di Varallo – capolavoro di Gaudenzio Ferrari – realizzata da FattoreArte e offerta alla contemplazione del pubblico nell’intero tempo di Quaresima.